“Cosa mettere nello zaino da trekking?”
Questa domanda può sembrare banale a molti, ma vi assicuriamo che non è sempre facile preparare lo zaino per affrontare un’escursione in montagna.
Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e si deve essere ben preparati a qualsiasi evenienza. Non bisogna mai sottovalutare i percorsi ed è necessario rimanere con la testa sulle spalle sia per le escursioni giornaliere che per i trekking di 2 o più giorni.
Come sapete ci piace affrontare i viaggi in modo attivo e creare il giusto mix tra avventura, relax e cultura. Quando prepariamo la valigia, un angolo è dedicato solo ed esclusivamente a tutto ciò che è necessario per un trekking di 2 o anche più giorni.
COSA METTERE NELLO ZAINO PER AFFRONTARE UN TREKKING DI PIÙ GIORNI
- Attrezzatura per dormire
- Giacca antivento
- Torcia elettrica e batterie di ricambio
- GPS o Bussola e mappa
- Caricabatterie portatile
- Fiammiferi
- Riserva d’acqua
- K-way o poncho antipioggia
- Kit di pronto soccorso
- Cordino
- Coltello a serramanico
- Indumenti di ricambio
- Cibo e kit per la cucina
ATTREZZATURA PER DORMIRE
Per affrontare la notte in un trekking di 2 o più giorni nel nostro zaino non mancano mai: una tenda, un sacco a pelo e un materassino.
La tenda
La tenda è una delle attrezzature più importanti dopo aver affrontato una giornata di cammino in montagna. Prima dell’acquisto abbiamo valutato tre fattori fondamentali: il peso, la facilità di montaggio/smontaggio e l’impermeabilità.
Risparmiare sul peso dello zaino è necessario durante un trekking. Rende più liberi nei movimenti e diminuisce la tensione di spalle e schiena.
La rapidità di montaggio/smontaggio è utile per essere veloci. Avrete più tempo a disposizione per preparare il bivacco prima che faccia buio e sarete più veloci al mattino a rimettervi in cammino.
L’impermeabilità, infine, è essenziale: in montagna essere quanto più asciutti possibile è fondamentale. Maggiore è la qualità della tenda più alto sarà il suo livello di impermeabilità. Cercate sempre di spendere il giusto senza risparmiare troppo altrimenti avrete delle brutte sorprese.
Il sacco a pelo
Il sacco a pelo deve essere leggero e, nello stesso tempo, deve garantire un giusto comfort termico.
In base all’esperienza che dovrete affrontare è sempre buona norma tenere in considerazione i limiti di temperatura e il materiale. Esistono, infatti, due diversi tipi di sacco a pelo:
- in fibra sintetica, più resistente all’umidità;
- in piuma, più leggero e caldo ma meno resistente all’umidità.
Il materassino
Il materassino su cui dormire deve avere un buon isolamento per percepire il meno possibile l’umidità proveniente dal terreno sottostante. Si può scegliere tra materassini in schiuma isolanti e materassini termici ad aria.
Noi preferiamo i primi perché registrano una minore dispersione di calore e sono più confortevoli in caso di terreno irregolare. Inoltre, non devono essere gonfiati ad aria per essere pronti all’utilizzo.
L’amaca
Sebbene non sia indispensabile durante un trekking, l’amaca è un oggetto molto carino e comodo da utilizzare in momenti di relax in attesa del tramonto o per godersi il cielo stellato. Un’esperienza diversa, adatta per trekking poco impegnativi.
Se avete intenzione di acquistarne una, vi consigliamo di scegliere tra le amache del marchio Tropilex cliccando qui.
Le amache Tropilex sono:
- tessute e rifinite a mano;
- ecosostenibili perché prodotte con materiale a basso impatto ambientale,
il loro packing è ecologico e la spedizione è a impatto neutro in termini di
CO2; - equosolidali in quanto la loro vendita va a supportare piccole aziende tessitrici in Colombia e India.
COSA METTERE NELLO ZAINO DA TREKKING: GIACCA ANTIVENTO
La giacca antivento funge da strato protettivo in caso di vento, neve e pioggia leggera. Deve essere dotata di un cappuccio regolabile e di diverse tasche (ma non troppe!) per sistemare gli oggetti di utilizzo più frequente.
Da non sottovalutare il materiale con cui è prodotta: ad esso spetta il compito di garantire, infatti, un’alta traspirabilità in modo da non creare condensa ed evitare i raffreddamenti.
TORCIA ELETTRICA E BATTERIE DI RICAMBIO
Durante un trekking di più giorni possono capitare imprevisti che ci portano a ritardare il cammino o la preparazione del bivacco.
Per evitare sgradevoli sorprese l’ideale è avere sempre con sé una torcia elettrica con batterie di ricambio. La più comoda da utilizzare, secondo noi, è la torcia frontale perché permette di avere le mani libere consentendo facilmente l’utilizzo dei bastoncini da trekking in cammino e la preparazione del bivacco a fine giornata.
COSA METTERE NELLO ZAINO DA TREKKING: GPS O BUSSOLA E MAPPA
Due oggetti che non devono mai mancare nella preparazione dello zaino da trekking sono il GPS e la mappa cartacea. Anche se avete studiato bene il sentiero da seguire, cercate sempre di ragionare con lungimiranza.
Il GPS e la mappa cartacea sono degli ottimi alleati se per diversi motivi siete costretti a cambiare l’itinerario deciso inizialmente. In questo modo potrete valutare il territorio e decidere la migliore alternativa per proseguire il cammino.
Ricordatevi, inoltre, che il GPS non prende in alcune zone e la sua batteria non è infinita. La mappa topografica insiema alla bussola verranno in vostro soccorso in qualsiasi zona. Tenetele sempre a portata di mano in una tasca esterna dello zaino e conservate la mappa in una custodia plastificata per proteggerla dall’umidità e dalla pioggia.
CARICABATTERIE PORTATILE
Una scorta di energia non è mai una cattiva idea, specialmente se si hanno con sé cellulari e GPS, le cui batterie – si sa – non sono infinite.
Il power bank permette di ricaricare in modo più o meno veloce i nostri dispositivi. Quelli con cui ci siamo trovati meglio in termini di numero di ricariche e velocità avevano una capacità di almeno 10000 mAh.
FIAMMIFERI
Accendere un fuoco non è proprio un gioco da ragazzi soprattutto se la legna è bagnata a causa dell’umidità.
Un piccolo fuoco potrebbe essere utile in caso di emergenza per scaldarsi dal freddo della notte oppure per segnalare la propria presenza ai soccorsi.
Il modo più semplice e veloce per accenderlo è utilizzando dei fiammiferi – meglio se antivento e impermeabilizzati con della cera.
COSA METTERE NELLO ZAINO DA TREKKING: RISERVA D’ACQUA
Tra le cose da mettere nello zaino da trekking una borraccia di riserva è quello che ci vuole per affrontare al meglio il percorso.
Quando si cammina in montagna si perdono molti liquidi che necessitano di essere reintegrati in modo più o meno veloce a seconda delle condizioni. Il consiglio è di bere spesso e a piccoli sorsi senza aspettare lo stimolo della sete.
In un trekking di più giorni decidere la quantità d’acqua da portare con sé può essere un dilemma. In base al percorso è doveroso capire se ci sono fonti d’acqua da cui attingere, se l’acqua disponibile è potabile o se portare nello zaino una maggiore quantità d’acqua.
Di solito ci regoliamo in questo modo: portiamo con noi 2 litri di acqua a testa più una borraccia di riserva da utilizzare solo in caso di estrema necessità. Se per qualche ragione l’acqua non dovesse bastare la prendiamo lungo il percorso, portandola preventivamente ad ebollizione e utilizzando – per sicurezza – un kit per depurarla.
K-WAY O PONCHO ANTIPIOGGIA
Il meteo in montagna è spesso imprevedibile. Ci si può trovare all’improvviso nel bel mezzo di un temporale estivo o di una nevicata non attesa.
Per evitare di bagnarsi completamente e preservare una giusta temperatura corporea è utile avere un k-way o un poncho antipioggia.
Il k-way è più comodo e si adatta facilmente alle forme del corpo, ma con esso non si riescono a coprire lo zaino e parte delle gambe. Al contrario il poncho è più ingombrante, ma ripara gran parte del corpo dalla pioggia, compreso lo zaino.
La scelta tra i due dipende soprattutto dal tipo di percorso affrontato: se non è particolarmente impegnativo si può optare per il poncho, altrimenti è meglio un k-way ricordando di portare con sé un coprizaino.
COSA METTERE NELLO ZAINO DA TREKKING: KIT DI PRONTO SOCCORSO
Il kit di pronto soccorso è uno degli elementi più importanti da mettere nello zaino per affrontare un trekking in montagna.
Normalmente deve contenere cerotti di varie misure, disinfettante, bende, laccio emostatico, crema antistaminica per le punture di insetto, crema per scottature e ustioni, crema per le contusioni, guanti in lattice monouso, un farmaco antipiretico (es. Tachipirina), un farmaco antidiarroico (es. Imodium o Dissenten), un farmaco contro la nausea e il vomito (es. Plasil), forbicine, un farmaco antispastico (es. Buscopan) e un farmaco che contenga acido acetilsalicilico (es. Aspirina) per prevenire le forme leggere di mal di montagna.
CORDINO
Il cordino è un attrezzo indispensabile che può tornare molto utile in diverse situazioni. L’ideale è che abbia un diametro di 10 millimetri e una lunghezza di almeno 5 – 6 metri.
Per esempio può essere utilizzato per costruire un riparo di emergenza oppure per appendere cibo e vestiario all’interno del campo. Inoltre può tornare utile per tirar su un proprio compagno caduto accidentalmente in un dirupo o lungo un ghiaione.
In quest’ultimo caso è bene avere qualche conoscenza di base sui nodi e l’utilizzo del cordino.
COSA METTERE NELLO ZAINO DA TREKKING: COLTELLO A SERRAMANICO
Nel nostro zaino da trekking non manca mai un coltello a serramanico. Oltre all’utilizzo più comune che è quello di tagliare il cibo, può risultare un ottimo alleato in situazioni di emergenza in cui c’è bisogno di tagliare una corda o procurarsi della legna per accendere un piccolo fuoco e combattere il freddo.
COSA METTERE NELLO ZAINO DA TREKKING: INDUMENTI DI RICAMBIO
La cosa migliore durante un trekking è vestirsi a cipolla per via del cambiamento repentino delle condizioni meteorologiche.
Oltre al normale abbigliamento con cui si parte al mattino – che via via diminuisce con l’attività fisica e l’innalzamento della temperatura – portiamo con noi alcuni indumenti di ricambio che ci possono essere utili in condizioni diverse:
- giacca e pantaloni in gore-tex sono ottimi per affrontare una pioggia improvvisa, insieme a un k-way o un poncho antipioggia come detto sopra;
- intimo termico per affrontare la notte asciutti e per allontanare il pericolo di malanni;
- ghette in caso di neve per non bagnare i pantaloni;
- scaldacollo in pile per proteggersi dal vento;
- maglia di pile per combattere l’abbassamento delle temperature.
CIBO E KIT PER CUCINARE
Per affrontare un trekking di più giorni è necessario organizzarsi al meglio con il cibo e il kit per cucinarlo, tenendo sempre conto del fabbisogno alimentare, del volume che occupano e del peso.
Cibo
Per la colazione prediligiamo caffè/orzo solubile o té accompagnati da barrette oppure cereali. Per il pranzo, invece, consumiamo alimenti in scatola (mais, tonno, salmone o sgombro), pane preventivamente tagliato a fette, formaggi e affettati. Infine a cena optiamo per un pasto caldo come polenta, purè e zuppe istantanee accompagnate da verdure disidratate.
Non bisogna assolutamente dimenticare gli spuntini con frutta disidratata, barrette energetiche o frutta secca.
Kit per cucinare
Il kit per cucinare deve essere essenziale. Noi utilizziamo un fornellino a gas, un set di utensili da cucina, bicchieri richiudibili in acciaio inox e due set di posate da campeggio.
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